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The Blue Growth Farm Project

Installazione del prototipo e inizio della campagna sperimentale presso il Natural Ocean Engineering Laboratory, Reggio Calabria

Dal giugno 2018 un team di ricercatori del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano è impegnato all’interno del progetto europeo “The Blue Growth Farm Project”, finanziato nel programma Horizon 2020. Il progetto prevede la realizzazione di un modello scalato 1 a 15 di una piattaforma offshore multifunzione per l’acquacoltura in mare aperto e la produzione di energia dal vento e dai moti ondosi. Il Politecnico è in particolare incaricato di progettare e costruire una turbina eolica in scala che deve essere installata sulla piattaforma galleggiante, deve riprodurre le stesse funzionalità di un generatore a scala naturale e deve funzionare in condizioni meteo-marine non controllabili. Negli ultimi mesi il progetto è giunto alla sua fase finale: l’integrazione di tutte le tecnologie sulla piattaforma, il varo del modello e l’inizio della campagna sperimentale.

La mattina del 26 febbraio 2021 la turbina eolica di progettazione Polimi è arrivata al porto di Reggio Calabria per essere integrata sulla piattaforma, giunta via nave da Ancona nei giorni immediatamente precedenti. La piattaforma è costituita da un cassone di acciaio di forma rettangolare lungo 14 metri e largo 10, con un’altezza di 2 metri e con un pescaggio di 1,8. Il centro della piattaforma è occupato da una vasca comunicante con l’esterno, progettata per ospitare le reti dell’acquacoltura. Uno dei lati corti dal cassone ospita una batteria di wave energy converters, che nel modello a scala naturale produrranno energia dal moto ondoso. La turbina eolica, alta 8 metri e con un rotore di 7 metri di diametro, è stata assemblata sulla banchina del porto e nella stessa giornata la torre di acciaio è stata fissata sullo scafo del galleggiante; immediatamente dopo è stato integrato anche l’armadio contenente i sistemi di alimentazione elettrica, controllo e monitoraggio necessari a mettere in funzione il generatore eolico. A questo punto l’intero prototipo è stato calato nelle acque del porto di Reggio per provarne il corretto galleggiamento. In seguito all’esito positivo della verifica una gru a pontone ha finalmente trasportato la piattaforma nel suo luogo definitivo di ormeggio, a circa sessanta metri dalle coste di Reggio Calabria, nelle acque di pertinenza del NOEL, il laboratorio naturale di ingegneria marittima dell’università Mediterranea di Reggio Calabria. Durante le giornate del 27 e del 28 febbraio il prototipo è stato varato e ancorato al fondo del mare con quattro ancore.

Nel mese di aprile è iniziata la campagna sperimentale, che fornirà dati preziosi per la comprensione e il miglioramento delle tecnologie offshore per la produzione di risorse sostenibili dagli oceani. É di particolare interesse lo studio della dinamica del galleggiante, di come questa sia influenzata dalla presenza dall’estrazione dell’energia dal moto ondoso e dal funzionamento del generatore eolico. Inoltre è allo studio la capacità del galleggiante di attutire il moto ondoso nella vasca interna, così da permettere l’allevamento di pesci.

La turbina eolica rappresenta invece un modello unico per il miglioramento delle tecnologie legate alla produzione di energia eolica su galleggiante. Come prima cosa è interessante stabilire l’efficacia di logiche di controllo che abbiano come obiettivo ad esempio la massimizzazione della potenza estratta o la riduzione dei carichi dinamici agenti sul prototipo. Inoltre, la sensoristica installata sulla turbina permette di svolgere un monitoraggio continuo sui carichi agenti sulle pale e sulla torre, nonché dei livelli di vibrazioni a cui è sottoposta una macchina di questo genere.