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PHYSIS IONE 2.0: Implementato l’idrogeno per continuare a innovare il mondo della nautica

Il prototipo IONE 2.0, presentato lo scorso 26 giugno durante un evento a cui hanno preso parte sponsor e membri del team, parteciperà alla competizione annuale Monaco Energy Boat Challenge che si svolgerà allo Yacht Club di Montecarlo fra il 3 e l’8 luglio. Questa gara, giunta alla sua decima edizione, spinge università e aziende di tutto il mondo a progettare e costruire un catamarano da competizione a emissioni zero, così da stimolare ogni forma di innovazione e rendere più sostenibile il mondo della nautica.

La classifica finale tiene conto di 3 diverse gare, la “Endurance race”, la “Slalom race” e la “Championship race”.

Durante la prima partecipazione del team nel 2022 i ragazzi, in soli 8 mesi di lavoro, sono riusciti a costruire un catamarano in grado di stupire tutti e sbaragliare la concorrenza piazzandosi sul terzo gradino del podio. Inoltre Physis torna a casa con uno sei premi più significativi e ambiti della competizione, l’Eco Conception Prize, assegnato alla barca più ecosostenibile.

Quest’anno il team, che ha raggiunto un numero di membri pari a 85 studenti, ha lavorato molto alle innovazioni rispetto al modello precedente. Prima fra tutte l’implementazione di una cella a combustibile che, in combinazione con batterie agli ioni litio, alimenterà il catamarano. L’idrogeno utilizzato sarà interamente verde, grazie alla progettazione e costruzione di una stazione di ricarica che sfrutterà pannelli solari, elettrolizzatore e un compressore a 300 bar. È stato anche implementato alla fuell cell un sistema home made per il ricircolo dell’idrogeno, così da evitarne sprechi e aumentare l’efficienza del sistema.

Un nuovo assetto consentirà di aumentare la maneggevolezza, abbassando il cockpit e arretrando il motore. Anche quest’ultimo ha subito un notevole upgrade, passando da 12 a 20 kW di potenza.

Un grande studio è stato effettuato anche sui materiali: l’utilizzo della stampa 3D FDM, già ampliamente sfruttata durante il primo anno, è stato ottimizzato, grazie all’implementazione di nuovi materiali tecnici (una Poliammide 5-10 derivata da olio di ricino e un PETg 100% riciclato, entrambi rinforzati con il 10% di fibre di carbonio anch’esse 100% riciclate) che hanno permesso di aumentare notevolmente le prestazioni dei componenti mantenendo un impatto ambientale bassissimo.

Questo progetto mette in luce una voglia di imparare e di mettersi in gioco non comune da parte degli studenti del team, che con passione accompagnano gli studi al Politecnico di Milano con un progetto che permette di applicare quanto imparato a lezione e di interfacciarsi con il mondo aziendale. Portando avanti i propri ideali e soddisfando la voglia costante di aumentare le proprie conoscenze, competenze, ma soprattutto di crescere come persone.

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