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Si può colmare il divario delle fratture da fragilità?

Il 23 ottobre 2023 è avvenuto l’incontro inaugurale del progetto GAP MSCA Doctoral Network, che ha segnato l'inizio una nuova strategia per affrontare la crisi delle fratture da fragilità attraverso una prospettiva alla multi-scala. Con l'invecchiamento e la presenza di patologie ossee, la struttura scheletrica umana diventa più fragile, rendendola più suscettibile alla frattura. A livello macroscopico, l'identificazione della fragilità viene condotta in modo affidabile attraverso le pratiche cliniche; tuttavia, gli strumenti clinici convenzionali mostrano una precisione predittiva limitata al 70% per le fratture. Pertanto, un'approfondita esplorazione della micro-architettura ossea emerge come una via cruciale per svelare i meccanismi di danneggiamento, migliorare l'affidabilità degli indicatori di rischio di frattura e consentire diagnosi più precise delle patologie ossee. È proprio in questo contesto che il progetto GAP assume un ruolo centrale: GAP agirà sia sul versante della prevenzione sia del trattamento, progettando nuove strategie per la medicina personalizzata in campo ortopedico.

Il successo dell'evento inaugurale, ospitato dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica, è stato contrassegnato da una convergenza di leadership visionaria, collaborazione dinamica e un impegno condiviso nell'educare giovani e talentuosi dottorandi nell'ambito della fragilità ossea. La Prof.ssa Laura Vergani, coordinatrice del progetto GAP, insieme alla Dott.ssa Federica Buccino, ha tenuto un appassionato discorso inaugurale che non solo ha chiarito la visione onnicomprensiva del progetto, ma ha anche sottolineato la necessità critica di immaginare nuove vie per affrontare la questione clinica e scientifica da una prospettiva multidisciplinare.

Durante la riunione, i partecipanti provenienti da otto sedi accademiche, due centri di ricerca e due rappresentanti di istituzioni cliniche e sociali sono stati attivamente coinvolti nelle discussioni, generando un ambiente di dialogo aperto e scambio di idee. Le sessioni interattive hanno facilitato una comprensione più approfondita delle complessità legate agli obiettivi del progetto, che vanno oltre le diagnostiche e i metodi di trattamento convenzionali delle fratture. Una sessione dedicata, coordinata dalla Dott.ssa Renata Erroi, ha approfondito gli aspetti amministrativi legati alla selezione dei dottorandi e agli aspetti finanziari del progetto. All'interno del contesto di GAP, sono stati delineati undici progetti di dottorato, prevedendo due periodi all'estero per ciascun dottorando e coniugando una formazione di alto livello sia numerica sia sperimentale. Scuole dedicate ed eventi di networking saranno ospitati nelle istituzioni della rete GAP durante i 48 mesi del progetto.

Un aspetto cruciale della riunione è stata l'approfondita esplorazione della natura interdisciplinare del progetto, che vede la collaborazione tra partner specializzati in meccanica (come il Trinity College di Dublino e il POLIMI), ingegneria biomedica (TU Eindhoven e TU Delft), informatica (IMPAN e NTNU) e scienze biologiche e biochimiche (EMPA e CNRS). Questa diversità di competenze ha evidenziato le caratteristiche trasversali del consorzio, sottolineando l'approccio olistico necessario per affrontare in modo completo la crisi delle fratture da fragilità.

Il successo della riunione inaugurale è stato ulteriormente accentuato dalle partnership strategiche con entità chiave come il sincrotrone ELETTRA, che offre capacità di imaging ad alta risoluzione senza precedenti, l'esperienza clinica dell'IOG e la prospettiva sociale fornita da CittadinanzaAttiva. Il ruolo di ciascun partner è stato chiaramente delineato, garantendo una relazione simbiotica che massimizza l'impatto collettivo del consorzio.

L’ambizioso progetto GAP MSCA preannuncia una nuova era nella ricerca sulle fratture multi-scala, destinata a generare contributi significativi verso il progresso del sistema sanitario europeo ed una personalizzazione dei trattamenti clinici.