Il futuro della mobilità sostenibile all’EXPO di Osaka 2025
I ricercatori del DMEC presentano le attività di ricerca in ambito ferroviario condotte all’interno dello Spoke 4 del CN-MOST

Il 20 Aprile, i ricercatori del Dipartimento di Meccanica Ivano La Paglia e Federico Zanelli hanno avuto l’opportunità di partecipare all’EXPO di Osaka 2025 in un evento organizzato dal CN-MOST all’interno dell’iniziativa “Italian Research Day in the World”. L’evento “MOST@EXPO Osaka: From Research to Business” ha permesso di presentare alcuni dei progetti attualmente in corso nell’ambito del CN-MOST ad una platea internazionale, con l’obiettivo di promuovere la collaborazione tra ricerca e trasferimento tecnologico a livello globale. I ricercatori del DMEC, in particolare, hanno presentato le attività svolte nell’ambito dello Spoke 4, dedicato alla mobilità sostenibile nel mondo ferroviario, nella sessione “Sustainable Mobility: Safer Roads, Less Congestion, More Access”. Focus della presentazione sono state le ricerche mirate a decongestionare le linee ferroviarie e a garantire una maggiore sicurezza, sfruttando tecnologie recenti che permettono la digitalizzazione dei veicoli e dell’infrastruttura ferroviaria.
Il primo progetto presentato è stato quello inquadrato all’interno del Task 1.1, che ha come obiettivo l’analisi di nuove tecnologie di segnalamento ferroviario, con specifico riferimento al segnalamento a Blocco Mobile. Nello specifico, le attività mirano a stabilire i possibili vantaggi in termini di capacità oraria e consumo energetico derivanti dal segnalamento a Blocco Mobile, che si basa sulla conoscenza della velocità istantanea dei veicoli circolanti sulla rete e della loro capacità frenante, in modo tale da definire dinamicamente la distanza minima da mantenere per garantire la sicurezza della circolazione. A tal fine, sono stati sviluppati due diversi ambienti di simulazione: virtuale, che mira allo studio di diversi scenari e alla quantificazione delle performance del sistema di segnalamento; ibrido, che integra componenti fisici (quali il computer di bordo di un veicolo) nell’ambiente di simulazione virtuale, al fine di verificare la risposta del sistema ad eventuali problemi di comunicazione.
Il secondo progetto presentato afferisce invece al Task 4.3, che ha come scopo principale lo sviluppo di sensoristica wireless per rendere più sicuri ed efficienti i treni merci. L’attività di ricerca è condotta in collaborazione con Mercitalia Intermodal, che mette a disposizione le proprie competenze e la propria flotta di carri per facilitare il trasferimento tecnologico delle soluzioni ideate all’interno delle attività di ricerca. Punto cardine del progetto sono stati i test sperimentali condotti all’interno del circuito di prova di San Donato, che hanno permesso di riprodurre artificialmente difettosità all’impianto frenante e alle sospensioni di una coppia di carri, con l’obiettivo di testare l’efficienza del sistema di monitoraggio sviluppato. La campagna di prove, inoltre, ha permesso di raccogliere un database significativo per la validazione di algoritmi per l’identificazione del danno, utili ai fini di attività di condition monitoring e predictive maintenance.
All’interno dell’incontro, ogni sessione ha visto la partecipazione ad una tavola rotonda di scienziati e ricercatori italiani e giapponesi, che hanno lanciato discussioni per identificare le priorità nella ricerca ed esplorare opportunità per futuri progetti congiunti. Presenti al meeting strategici partner industriali e docenti provenienti da alcune delle più importanti università giapponesi, tra le quali Kyoto University e Nihon University. Iniziative come questa permettono di dare impulso alle attività di innovazione e ricerca tramite il confronto, il dialogo e la collaborazione tra mondo accademico e industria a livello internazionale.
L’evento è anche parte del Progetto INARC - Italian NAtional Research Centers, una vetrina collettiva per i 5 Centri Nazionali di Ricerca finanziati dal PNRR, creata per valorizzarli come possibili partner di università e imprese di tutto il mondo per lo sviluppo di progetti di ricerca ad elevato potenziale innovativo. L’elemento distintivo di INARC è una piattaforma di crowdsourcing, condivisa da tutti i Centri Nazionali: un hub di raccordo con realtà pubbliche e private interessate a soddisfare un fabbisogno di innovazione.

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